IF COMP 2017 Reviews: 10pm

Sappiamo bene che, negli ultimi anni, le avventure testuali non sono più avventure testuali in senso classico, con descrizioni delle stanze e parser, ma qualcos’altro: libri game, storie con parole da cliccare. Nelle avventure testuali old style, “interattivo” significava dare al nostro personaggio ordini ben precisi, con verbi e complementi oggetti, e si aveva l’illusione di comandarlo. Ora, “interattivo” significa, in certi casi, scegliere una strada cliccando una parola, Quella vecchia illusione di essere il dominus, il burattinaio è un po’ svanita. In compenso, le storie possono essere lette/giocate più facilmente sui telefonini e avere, potenzialmente, un pubblico più ampio, estendendosi a chi non vuole o non ha voglia di imparare il “linguaggio” parser.

Questo 10pm va ancora un po’ oltre. In poche parole, mi è sembrato un gioco digitale della Settimana Enigmistica: il protagonista è un uccello e noi dobbiamo imparare il suo linguaggio fatto di simboli e collocare poi questi simboli in caselle per comunicare con il mondo. L’idea è affascinante e dà un nuovo risvolto alla parola “interattivo”. Ma non fa per me. E la scrittura, inspiegabilmente, non ha apostrofi.


In the last years, text adventures became something else: they are no longer classic text adventures with room descriptions and parser. They are Choose-Your-Own-Adventure book games and stories with words to click to explore a world. In old style text adventures, the word “interactive” meant giving our character precise orders, with verbs and noun, and we had the illusion of governing him. Nowadays, “interactive” means, in some cases, choosing a road by clicking a word. That old illusion of being a dominus, a puppet master, is a little vanished. Yet, stories can be read / played more easily on mobile phones and potentially have a wider audience, extending to anyone who does not want or does not like to learn the rules of a parser.

This game, 10pm, goes a bit further. In a nutshell, it seemed to me a digital game of a puzzle magazine: the protagonist is a bird and we must learn its symbolic language and then place these symbols in boxes to communicate with the world. The idea is fascinating and gives a new meaning to the word “interactive”. But it is not for me. And the writing, inexplicably, has no apostrophes.