Jon Ingold, uno dei miei scrittori preferiti di narrativa interattiva, autore di quel capolavoro che è Make It Good, straordinario detective game, è stato folgorato dal mondo delle hypertext adventures. Si tratta delle avventure in stile Idra o, per capirci, in stile libro-game: "storie a bivi" in cui il lettore, per andare avanti, deve scegliere tra l'una o l'altra opzione, per direzionare così la narrazione a suo piacimento esplorando i percorsi che più lo attirano.
Ingold, negli ultimissimi tempi, ha prodotto due giochi così: A Shaggy Dog Story e Flaws. Lui è bravo, scrive bene e ha il pregio di interrompere la storia dopo piccoli blocchi di testo senza costringerci a subire inermi, noi amanti dell'interattività, paginate di narrazione. Oltre tutto, le hypertext adventures hanno il pregio di potere essere giocate sui telefonini agevolmente, perché non serve l'uso della tastiera. E se la storia che abbiamo sotto le mani è appassionante, è un vero e proprio piacere mandarla giù avendo perfino l'illusione di "modificarla".
Tuttavia, io, essendo un amante dell'azione, della caccia (anche della caccia al verbo, a volte), continuo a preferire le vecchie avventure.
(grazie al sempre attento Giovanni Riccardi per la segnalazione del nuovo corso di Ingold)