Digital Lit: Le frontiere della scrittura, Livia Manera, Corriere della Sera, 2 Gennaio 2005
«Io uccido, aveva scritto quel giorno sulla pagina dell’ agenda. Il giorno prima aveva scritto: Io stiro ». Così nasce l’ avventura di un serial killer firmata «penzogi », alias Guido Penzo, su Zop Blog, un «opificio di sperimentazione letteraria che ha scelto il Web come suo terreno di espressione! », con tutti i punti esclamativi, l’ irriverenza, l’ ambizione e l’ ingenuità che contraddistinguono la Digital Lit, ovvero la tendenza letteraria più dilagante del momento. Chiariamo subito che pur essendo di matrice americana, con Digital Lit si intende ormai la narrativa digitale che in tutte le lingue del mondo trova la propria espressione e la ragione stessa della propria esistenza sul Web, l’ unico editore del pianeta che non nega la pubblicazione a nessuno. Ed è pertanto così estesa, multiforme ed effimera – nel senso che i siti che nascono e muoiono ogni giorno sono centinaia – che fornire una sua mappa esaustiva sarebbe come tessere la tela di Penelope. Vi proponiamo un piccolo itinerario tematico, a semplice scopo orientativo. Con la premessa che su ogni sito troverete facilmente linguaggio giovanilistico, parolacce, sberleffi e neologismi, oltre alle indicazioni per raggiungere decine di altri siti e perdervi in un viaggio senza fine. Alcuni di questi sono «hubs » che offrono servizi (notizie, interviste, informazioni utili), altri sono «blogs », dall’ inglese «web logs » che significa «tenere traccia in rete », ovvero cronache personali a ruota libera. Costruirsi il proprio blog è semplice, e le indicazioni per farlo si trovano sul ricchissimo portale di Librialice.it. Creativi. Chi avrebbe preferito un lieto fine per Anna Karenina, può soddisfare i propri desideri su Fanfiction: un sito di narrativa in cui si manipolano le trame dei classici oltre che di film e di spettacoli televisivi. Tanto per rendere l’ idea, il suo slogan – «Togliete il guinzaglio alla vostra immaginazione e liberate l’ anima » – ha scatenato quarantadue variazioni su Anna Frank. Di livello più alto, malgrado il nome da agenzia di squillo, è Bookslut, dove la «zoccola del libro » Jessa Crispin raccoglie «recensioni perspicaci, commenti su tendenze, notizie aggiornate e un sacco di sciocchezze » davvero utili, oltre a firmare la rubrica «Slutlessons » (consigli da zoccola), tra cui «Come parlare come se aveste letto un libro che non avete letto ». Tra gli italiani, Avventure testuali invita a partecipare a giochi letterari, come rieditare una detective novel dell’ 87 di Sandro Certi e Franco Toldi, Rapina in famiglia. Mentre Proiettili per scrittori si propone come «Laboratorio di narrazione e scrittura cross media ». Titolo tipo di un raccontino: «Che tremito le Tremiti ». Polemici. Qui la poesia fa la parte del leone. Cosmoetica ospita i giudizi del poeta Dan Schneider, che definisce T.S. Eliot «1 degli scrittori più sopravvalutati nella storia ». A smascherare invece le truci trame dei poeti per vincere i premi ci pensa Foetry, che si batte «per una poesia più trasparente ». Mentre lo spirito marxista anima The Underground Literary Alliance, che ripesca manoscritti rifiutati dagli editori per restituire alle masse una «narrativa muscolosa, pagata col sudore della fronte e non troppo ben scritta ». Utili. Lo sono davvero Mestiere di scrivere, The Complete Review, Everyone who’ s anyone in adult trade publishing e Publisher’ s Lunch, che offrono consigli per migliorare la propria scrittura, migliaia di recensioni, indirizzi di agenti letterari ed editori, notizie sui manoscritti venduti ogni settimana, a chi e a quanto. Utilissimo agli aspiranti digital writers è il sito belga Redaction.be che rispondendo alla domanda «Esiste una scrittura web? », offre quarantaquattro consigli d’ oro. Irriverenti. Si va da The London News Review specializzato in stroncature, a Brodo primordiale che si permette di tutto. Vedi il raccontino sulle doppie: «Uno ritorna a casa nel cuore della notte e apprende che mancano gli straci e lo scotex ». Ma se si cerca il testamento del blog writer c’ è Disteso. Dove, nell’ impeccabile stile web, si legge: «Mangiavamo merda, rischiavamo la vita. Ora non mangiamo merda, non rischiamo la vita, ma c’ abbiamo addosso un’ infinita noia. E rischiamo di ricordare tutto, tutto lo schifo che viviamo nella realtà di tutti i giorni che ci sta ospitando e manipolando ». Rischio garantito. La Digital Lit è proprio questo. la vetrina del web Racconti, diari, blog: il capolavoro a portata di mouse Tutti i link della «digital lit »: http://zop.splinder.com/ www.librialice.it www.fanfiction.net www.bookslut.com www.avventuretestuali.com www.proiettiliperscrittori.splinder.com www.cosmoetica.com www.foetry.com www.literaryrevolution.com http://mestierediscrivere.splinder.com www.complete-review.com www.everyonewhosanyone.com www.publishersmarketplace.com www.redaction.be www.Inreview.co.uk/books/diary/ www.brodoprimordiale.net http://disteso.splinder.com.
[Articolo pubblicato sul Corriere della Sera del 2 Gennaio 2005 in cui viene citato L’avventura è l’Avventura]