27 Febbraio 2002
E così alla fine ce l’abbiamo fatta e ci siamo incontrati dal vivo. E’ successo mercoledì 27 febbraio 2002. A San Giovanni, Roma, c’erano Bonaventura Di Bello, Fosforo, Paolo Vece, Giovanni Riccardi, Sauron, due simpatici amici di Bonaventura. E naturalmente c’ero io. Il prossimo obiettivo, adesso, è ampliare il giro degli incontro live e, magari, incontrare Marco Vallarino, David Cappelli, Tom Caldarola, tutti gli altri del newsgroup. Ve lo immaginate un faccia a faccia tra Enrico Colombini e Bonaventura Di Bello? Roba da storia Infocom. Comunque la cronaca della serata è presto fatta. Siamo andati a mangiare (piattoni di pasta in un ristorante chiamato PastaRito) e abbiamo parlato di avventure. Bonaventura, mattatore, ha tenuto banco con i suoi aneddoti, e noi lì ad ascoltarlo a bocca aperta. Mi capita raramente di parlare di avventure. Di solito gioco o scrivo qualcosa sulle avventure. Ma parlarne dal vivo è difficile: alle persone che incontro ogni giorno non interessano ed è inutile dilungarsi su Zork se gli altri t’interrompono chiedendoti “Cosa fanno stasera in Tv?”. Non è un problema della gente che mi circonda, è un problema mio, appassionato di qualcosa di sotterraneo, sconosciuto, soprattutto in Italia. Parlando di avventure, cosa inusuale, m’è capitato di pensare, prima di aprire bocca, a come pronunciare il cognome di Adam Cadre, la parola Mimesis di Crimes Against Mimesis. Mi sembrava incredibile parlare con qualcuno di Andrew Plotkin ed Emily Short, roba da monitor e tastiera, non da cena con gli amici. Poi, dopo tre ore abbondanti, ci siamo divisi. Chi è andato a casa e chi è andato in un pub. Io, Bonaventura, Giovanni e Paolo siamo andati in un pub dopo una lunga camminata per le strade di Roma. E abbiamo continuato a parlare di avventure: inutile fare lo script dei discorsi, sono cose che conosciamo tutti, sempre le solite, splendide cose. Ecco il ricordo della serata (grazie, Sauron).
Sopra: lo scontrino della cena con le firme di tutti i partecipanti. Sotto: la lista della spesa. Per la cronaca, Bonaventura ha mangiato dei ravioli.